Position paper sul settore tessile

Il presente documento analizza gli aspetti rilevanti per la transizione all’economia circolare, identificando ostacoli e barriere, e delineando alcune priorità strategiche a breve, medio e lungo periodo.

Per promuovere la transizione verso l’economia circolare in Europa, nel 2017 la Commissione Europea e il Comitato Economico e Sociale Europeo hanno avviato la Piattaforma Europea degli stakeholder per l’economia circolare – ECESP (European Circular Economy Stakeholder Platform), alla quale ENEA, come unico rappresentante italiano, partecipa in qualità di componente del Gruppo di Coordinamento. La Piattaforma Italiana degli stakeholder sull’Economia Circolare – ICESP è stata lanciata nel 2018 come piattaforma mirror della piattaforma ECESP, con l’obiettivo di creare un punto di convergenza nazionale sulle iniziative, le esperienze, le criticità, le prospettive che il sistema Italia vuole e può rappresentare in Europa in tema di economia circolare (www.icesp.it).
All’interno di ICESP sono stati creati dei Gruppi di Lavoro, tra cui il GdL4 “Sistemi di progettazione, produzione, distribuzione e consumo sostenibili e circolari”, coordinato da ENEA ed ENEL, che ha come focus la chiusura dei cicli nella catena del valore con un approccio integrato per filiera/settore. In particolare, tra le filiere italiane del Made in Italy è stata individuata come rilevante la filiera Tessile – Abbigliamento – Moda (TAM), con l’obiettivo di individuare e promuovere buone pratiche e casi di successo relativi alla chiusura dei cicli nella filiera anche a livello intersettoriale ed individuare criticità normative e tecniche del settore.

Il lavoro, portato avanti dal GdL 4, ha permesso di delineare le azioni strategiche da implementare lungo tutta la catena del valore, nel breve, medio e lungo periodo, in coerenza con i pilastri dell’economia circolare.

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